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la teoria dei colori

la mia teoria dei colori vuole occuparsi soltanto del fenomeno del colore. per me non si tratta di vedere il colore scientificamente, ma piuttosto di come l’artista può utilizzare il colore. estratto dal mondo, riguarda il fenomeno del colore, la più grande disparità di colori, la loro bellezza, e la possibilità di accrescere questa bellezza con l’arte combinatoria. deve esserne analizzata la possibilità di impiego per il mio teatro delle orge e dei misteri, e quindi i rapporti sinestetici con le altre percezioni sensoriali. ciò che mi concerne è inoltre fino a che punto si debba insegnare l’armonia cromatica, la sensazione del dar forma con i colori, e trasmetterla ai più giovani. quale creatura vivente, versata nelle sensazioni, di tutti i fenomeni meravigliosi dello spazio che si apre intorno a sé, non ama prima di tutto la luce che tutto allieta, con i suoi colori, i suoi raggi ed onde, la sua delicata onnipresenza, come giorno che risveglia. come l’anima più intima della vita, il mondo colossale delle stelle instancabili respira la luce e nuota danzando nel suo flusso azzurro – la respira la pietra scintillante, che riposa in eterno, la pietra sensuale che succhia e l’animale selvatico, bruciante, polimorfo prima di tutto però lo splendido straniero dagli occhi sensuali, l’andatura leggera e le labbra delicatamente chiuse, ricche di gradazioni. come un re della natura terrestre essa chiama ogni forza a innumerevoli metamorfosi, allaccia e separa infinite alleanze, cinge della sua immagine celeste ogni essere terrestre. la sua stessa presenza rivela la meraviglia dei regni del mondo. l’idea estrema della carne illusa, intorpidita e dello stato d’animo che ne deriva è l’estinguersi, l’esser non nato, il nirvana, il nulla. l’abisso senza fondo della notte, del nulla, l’assenza della luce, dei colori, l’oscura assenza del tutto, di tutti i sensi, di ogni coscienza, ogni essere è stato eletto a meta di ogni finitezza. ma questa assenza abissale non può soltanto esser considerata come la fine di ogni essere, bensì anche come l’inizio di ogni essere. (al principio era il nulla [dio ha creato il mondo dal nulla]).

nel fondo senza fondo si incontrano tutte le strutture dell’essere, quanto più grande si è costruito al mondo, quanto più intensa si muove nell’essere la creazione, quanto più gigantesco è il realizzarsi dell’essere in direzione dell’eternità e dell’infinitezza, tanto più grandiosa è l’assenza del tutto nel nulla.

ricominciamo dalla notte, dalla notte uterina del nulla, dalla camera della morte e della nascita del tutto. da questa notte, in ampi cicli che racchiudono la durata di nascita e morte, di strutture cosmiche, di cosmi, attraverso le cosiddette esplosioni fondamentali (big bang) e con inaudito impeto di creazione e drammatico accadere, nasce la luce. ogni dolore atroce, il trauma della nascita, il tragico (la morte e la vita) si concentra dopo la NASCITA DELLA LUCE nell’uno (sfera di luce) che irradia la luce di tutti i soli immaginabili del nostro cosmo. in questa sfera di luce amorfa, che irradia ed acceca dal fondamento del caos e provoca i confini dello spazio, è contenuto tutto in potenza. per cominciare, tutta la luce e i colori dei mondi. innanzitutto si formano dei luminosi (vivificatori) soli e sistemi solari, la nostra galassia e miliardi di galassie. da questa luce nasce la geometria e l’energia, nascono le forze celesti. le forze della natura, rilasciate dal caos, portano alla coscienza delle traiettorie ordinate, geometriche, all’interno delle quali si muovono e passano i corpi celesti. la LUCE si espande nel suono delle sfere. la luce dei soli possenti ricopre mondi infiniti di una vita verdeggiante, vigorosa, fino alla carne dello spirito. mediante l’analisi dello spettro, esaminando la luce delle stelle si determina la natura chimica delle proprie sostanze. tutto l’essente è colore, questi colori vengono risvegliati, colorati dalla luce dei SOLI, dei processi mostruosi, delle scissioni nucleari producono la luce, il colore per recare gioia al nostro sguardo. tutti i colori sono adesso nati, vengono all’esistenza. i colori divampano, estasi e fulgore sollecitano il nostro sguardo felice.

l’atmosfera diviene colore, la prospettiva aerea tinge i caldi e lussureggianti colori, profumi e odori dei fiori freschi.

la luce si libera nella molteplicità dei colori. nei nostri GIARDINI vediamo un bagliore caldo e profumato di: rosso ciliegia carnosa umida, blu papavero, rosso sangue, rosso amarena aspra, rosso vino, rosso uva, rosso tulipano, infuocato rosso scarlatto. arancio delle pianete, rosso delle pianete, rosso bagnato della carne. color polpa carnosa della pesca, color polpa carnosa dell’albicocca, bianco gelsomino, bianco lillà, rosso d’uovo, blu lillà, blu lavanda, blu incenso, blu narciso, bianco narciso, blu violetta, viola ciclamino, bianco mughetto, tuorlo d’uovo, rosso polpa di lampone, viola passiflora purpurea, blu fiordaliso, acquamarina, blu cielo, verde prato, verde oro, bianco tulipano, bianco candido, bianco neve, verde del bosco bagnato dalla pioggia, giallo rosa tea, giallo polline, giallo miele, marrone miele, azzurro papavero, marrone color zucchero, marrone color malto, marrone color caffè, giallo camomilla, giallo cromo, giallo acido, giallo oro, rosso gladiolo, viola-rosa gladiolo, rosso arancio.

dal suo stesso fondamento la luce non è nulla di soave, è stata strappata a forza dal caos in una nascita dolorosa.

i fenomeni che ci circondano sono marcati dal colore, hanno tonalità, disegno, definizione differenti, le cose visibili riescono a risuonare. il colore si manifesta non soltanto nella sua apparizione diretta al cospetto dell’occhio, esso riecheggia policromo nella musica, nei suoni, nel dato di fatto delle armonie e delle dissonanze.

il colore è una forza che va ben al di là di quanto l’occhio riesca a vedere. qual è lo scopo degli splendidi fioriti, umidi colori morbidi e polposi dell’interno dei nostri corpi, i preziosi colori dei nostri organi vitali? il sangue caldo che pulsa attraverso le vene, e scorre nei ventricoli carnosi e pulsanti del cuore e nei polmoni dal color rosso tulipano chiaro, è dapprima invisibile. soltanto la ferita esibisce il sangue. è soltanto la ferita come segnale di morte che fa rilucere il magnifico colore del sangue, con la sua brama di vita. altrimenti tutti questi colori sono invisibili. eppure la loro forza si diffonde in ogni parte vivente dei nostri corpi.

l’interno dei frutti conosce la polpa colorata. spingendosi in profondità, nel profondo mare, nel buio assoluto del mare, laddove non penetra raggio di sole, c’è vita, flora abissale, pesci abissali. essi hanno colori di particolare splendore. essi creano una profusione cromatica esuberante, dissipatrice, che nessuno percepisce come tale. aprendo i corpi di questi animali appare una proliferazione cromatica ancor maggiore di organi mucosi. si impone dunque l’attribuzione al colore di un compito che si spinge oltre l’incontro con il nostro sguardo.

le mie azioni sono il mettersi in cammino verso il colore, verso il segreto profondo del colore. i colori vengono strappati dal cuore e dagli intestini degli animali macellati. la carne diventa la carne dei fiori. il colore è prodotto dal furore e dalla luce delle fissioni nucleari. una forza mostruosa e il furore della creazione fa risplendere tutto, porta i colori alla propria nascita, le cose verso la propria manifestazione, verso la propria vitalità cromatica respirante. accanto ai colori nascono le essenze odorose dei fiori, la dolcezza del polline, soltanto quando tutto, le galassie, i sistemi solari, gli innumerevoli soli e mondi, si sono risvegliati all’ebbrezza della luce e del colore, si mostra la forma suprema del vivente, la figura luminosa del redentore nelle vesti bianche, il già desto alla luce, il volto raggiante del salvatore ridente, risorto (altare di isenheim). il suo volto è circondato dalla luce di tutti i soli del nostro cosmo, sullo sfondo il cielo stellato.